Il Metaverso e la Realtà Virtuale
L’8 gennaio 2024 gli studenti dell’Istituto Romano Guardini hanno avuto la possibilità di partecipare ad una presentazione sulla realtà virtuale e il Metaverso presso il teatro Fucina Culturale Macchiavelli. L’incontro è stato reso possibile grazie a Digital Mosaik, un’azienda nata nel 2016 e specializzata in progettazione, sviluppo e promozione di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, Blockchain, NFT, Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Projection Mapping, Progressive Web App e Internet of Things.
La realtà virtuale (VR) sta rapidamente guadagnando terreno e si prevede che giochi un ruolo sempre più significativo nel futuro. Con l’avvento della pandemia da Covid-19, la RV è stata impiegata non solo nel gaming, ma anche in ambito aziendale, consentendo riunioni e conferenze più immersive durante i periodi di distanziamento. Inoltre, i visori VR stanno diventando sempre più accessibili grazie alla riduzione dei prezzi, e si prevede che entro il 2030 diventeranno così diffusi da essere presenti in molte case.
Durante l’incontro è stata spiegata la differenza tra realtà aumentata (AR, che sovrappone elementi digitali al mondo reale attraverso un dispositivo), realtà virtuale (VR, un ambiente simulato al computer che permette all’utente di interagire in un mondo artificiale) e realtà mista (MR, combina elementi reali e virtuali, consentendo loro di interagire tra loro. Ad esempio, un utente in MR potrebbe vedere e interagire con oggetti virtuali come se fossero reali).
Il Metaverso infine, è un concetto più ampio che unisce mondi virtuali e reali, consentendo agli utenti di vivere esperienze virtuali e interagire con altri utenti tramite visori 3D.
E’ stato inoltre spiegato come la realtà virtuale potrebbe essere utilizzata nelle scuole, per esempio attraverso giochi (gamification) che permetterebbero agli studenti di entrare nel corpo umano, visitare lo spazio, entrare in un museo virtuale e tanto altro ancora.
Infine abbiamo avuto la possibilità di provare noi stessi la sensazione di avere un visore in testa e interagire con il mondo virtuale.
Oggi immergersi in un videogame grazie alla realtà virtuale è finalmente possibile. Ma la realtà virtuale non è più riservata ai soli giocatori. Anzi, l’elenco delle possibili applicazioni di questa tecnologia emergente è significativo. L’ambiente di lavoro è proprio il luogo in cui potremmo assistere alla più grande trasformazione di quest’anno.
Anche se l’uso della VR su larga scala per il momento è ancora un miraggio, molte aziende, tra cui quelle che operano nei settori della sanità, dell’istruzione e della vendita al dettaglio, stanno già esplorando modi per sfruttarne l’enorme potenziale. La salute e il benessere sono uno dei settori in maggiore crescita. In questo campo, la VR e la AR vengono utilizzate per qualsiasi cosa, dalla simulazione di operazioni e chirurgia robotica e alle diagnosi dei pazienti. Per esempio la realtà virtuale (VR) viene già utilizzata con successo nella terapia di ansie e fobie, offrendo un ambiente terapeutico sicuro e controllato per affrontare paure e preoccupazioni.
L’istruzione e la formazione sono un altro mercato potenzialmente redditizio per la RV. I vantaggi sono evidenti: la RV offre un modo sicuro per trasmettere determinate competenze nei lavori ad alto rischio, ad esempio per l’addestramento di militari e piloti, e al tempo stesso permette di formare chiunque in maniera coinvolgente.
Anche Apple ha recentemente annunciato il lancio del suo primo visore per la realtà mista, l’Apple Vision Pro. Si tratta di un dispositivo indossabile che offre un’esperienza di realtà mista, combinando elementi di realtà virtuale e realtà aumentata. Il visore è progettato per funzionare con un’ampia gamma di app e giochi, inclusi quelli compatibili con iPad e iPhone. È inoltre dotato della prima fotocamera 3D di Apple, che consente di catturare foto e video spaziali in 3D.